La passione come spunto ti conduce a percorsi esistenziali personali in cui il punto di riferimento viene costantemente spostato o rimodellato: così anch’io, aspirante laureato alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Democrito di Tracia, profondamente desideroso di una forma di specializzazione particolare e apparentemente insondabile, con un interesse parallelo per l’archeologia e la scrittura come mezzo di espressione, sono stato portato piuttosto a capofitto nella grafologia. La mia passione per la grafologia forense è accompagnata dalla mia natura analitica e dall’insaziabile bisogno di risolvere l’enigma di ogni falso “mistero”. Arrivando dall’Italia alla Grecia mi sono reso conto che le conoscenze grafologiche nel nostro Paese erano quasi ‘tabula rasa’.
Gli ambiti, le ambiguità e le difficoltà terminologiche dell’aspetto tecnico grafologico di ogni caso sono state nel mio caso aggirate grazie alla più ampia percezione della mentalità giuridica, così nel tempo ho imparato tutti gli strumenti necessari per spiegare e semplificare il ‘gergo’ grafologico. Parallelamente agli studi grafologici, stavo completando la mia tesi di dottorato “La grafologia forense come perizia”, che allargava gli orizzonti conoscitivi già esistenti, rendendomi conto che esiste un campo in continua espansione di schemi interpretativi e nuove conquiste tecnologiche. Il desiderio di approfondire, aggiornare lo spettro delle conoscenze e la continua informazione partecipando ai maggiori convegni internazionali di Grafologia Forense ha portato nel 2011 alla mia prima presentazione in un convegno internazionale in Italia e seguita continuamente da molte presentazioni presso fora internazionali, non solo in Italia Europa ma anche in America e in Asia. Allo stesso tempo, la mia attività professionale è stata coinvolta fin dall’inizio con la testimonianza dopo la relazione grafologica in udienza, non solo in Grecia ma anche a Cipro e negli Stati Uniti.
Il percorso di un appassionato Grafologo Forense non finisce mai: è un costante apprendistato nelle tracce della scrittura, i misteri/motivi dei casi di falsificazione, i meccanismi fantasiosi della trama del falso, lo sgombero delle tracce del falso. Sconcertanti labirinti di identificazioni o no in scritture verificande in cui il grafologo, attraverso percorsi di approfondimento grafologico – talvolta anche psicologici – ma anche di indagine giudiziaria degli elementi incriminati, va a riempire alcuni tasselli del mosaico del codice penale.